Pseudonimo di
Ion Dobre. Poeta romeno.
Compiuti gli studi a Bucarest e a Vienna, dal 1926 collaborò e poi
diresse la rivista "Il pensiero". Nel 1920 pubblicò
I doni della
Terra, raccolta di poesie in cui infuse il sentimento del suo dolore per la
patria asservita e del suo attaccamento alle tradizioni romene; l'argomento
venne ripreso in
La patria di una volta, insieme all'altro tema
fondamentale per
C., quello della fede religiosa. I suoi versi, ricchi di
risonanze e di ritmi, rivelano una fervida immaginazione; in essi è
sempre presente la convinzione della dualità dell'essere umano, diviso
tra le tentazioni e il desiderio di ritrovarsi sempre più vicino alla
divinità.
C. fu anche critico letterario. Tra le altre sue opere
citiamo:
Il senso teologico del bello (1932),
La nostalgia del
paradiso (1940) (Bulbucata 1889 - Mogosoaia, Bucarest 1972).